Tradurre l’epidemia
Mal comune mezzo gaudio? Forse, in questo specifico caso non è esattamente vero che le avversità condivise siano più sopportabili. L’epidemia di COVID-19 è scoppiata in Cina e si è diffusa rapidamente in tutto il mondo. La quarantena forzata rende infelici molti, mentre le drastiche misure di contenimento mettono in ginocchio l’economia mondiale. Quindi, mezzo gaudio no, ma mal comune sì.
La crisi sanitaria che stiamo vivendo tutti ci ha ricordato che l’umanità è un unico popolo. Oggi più che mai questo popolo ha bisogno di cooperare e comunicare affinché tutti abbiano accesso alle stesse informazioni fondamentali, affinché l’emergenza – il mal comune – possa finalmente rientrare. Ma come raggiungere un tale livello di comunicazione in un mondo in cui si parlano quasi 7.000 lingue? Ovvio: con traduzioni accurate.
Chiunque in questi giorni abbia visto almeno una volta, in TV, una conferenza stampa della Protezione Civile avrà sicuramente notato la presenza quotidiana dell’interprete della lingua dei segni. Questa figura è impegnata ogni giorno a tradurre e veicolare le informazioni all’intera popolazione dei non udenti in Italia. Il contenuto di tale comunicazione è vario e vasto: dati statistici, informazioni di natura medica, provvedimenti normativi.
Pensiamo ora ai soggetti coinvolti in prima linea in questa emergenza: il personale sanitario. È importante mettere a disposizione della classe medica le traduzioni delle principali comunicazioni provenienti da associazioni, enti e autorità di regolamentazione. Medici, infermieri, virologi, infettivologi di tutto il mondo hanno l’assoluta necessità di scambiarsi informazioni cruciali, che non possono essere fraintese, ma anche di comunicare con i pazienti, sicuramente meno avvezzi al linguaggio medico.
In rete è possibile trovare molti materiali di divulgazione relativi al COVID-19 (dove, come si legge sul sito del Ministero della Salute, «”CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease» – malattia da coronavirus) tradotti in più lingue. Nella maggior parte dei casi la lingua di partenza è l’inglese.
Sono inoltre in fase di studio nuovi test, farmaci e vaccini, e ogni eventuale risultato deve essere rapidamente condiviso. In tale contesto è facile immaginare quale e quanto critico possa essere il livello di errore e quindi capire l’importanza di una traduzione medica accurata. In gioco c’è il nostro bene più prezioso: la salute.
La traduzione medica riguarda documenti di natura clinica, normativa e tecnica, rivolti a specialisti del settore ma anche al vasto pubblico dei pazienti: studi e protocolli clinici, articoli scientifici, abstract, foglietti illustrativi ed etichette di prodotti farmaceutici, comunicati stampa, brevetti, istruzioni per l’uso di dispositivi medici, sintesi delle caratteristiche del prodotto, domande di autorizzazione all’immissione in commercio.
In questo immenso calderone vi sono documenti la cui traduzione è obbligatoria per legge. Parliamo ad esempio del consenso informato, che deve essere tradotto nella lingua del paziente interessato, perché ovviamente, per acconsentire a partecipare a un determinato studio clinico, il paziente deve comprendere chiaramente i rischi in cui potrebbe incorrere. Spesso, per questo tipo di documento si ricorre anche a una “back-translation”: se nella traduzione c’è qualcosa di poco chiaro che mette in allarme il traduttore specialista, un secondo traduttore ritradurrà verso la lingua sorgente senza aver visto il documento originale; in tal modo sarà possibile individuare che cosa abbia causato l’errore o l’incomprensione da parte del primo traduttore. Ecco perché, oltre a competenze prettamente linguistiche, la traduzione medica richiede una solida conoscenza della materia medica, data la natura altamente critica e sensibile dei testi da tradurre.
Studio Interpreti Milano mette a vostra disposizione traduttori e revisori madrelingua specializzati che conoscono appieno la materia trattata in modo da produrre traduzioni efficaci, con stile e terminologia assolutamente conformi agli standard di settore, in tutte le lingue europee e nelle principali lingue extraeuropee.