Interpretiamo il post-lockdown
Come ben sappiamo, purtroppo, il rallentamento generale dell’economia causato dall’emergenza del coronavirus nella scorsa primavera ha colpito anche il settore degli interpretariati, i cui professionisti si sono visti cancellare e/o sospendere numerose commesse, anche con perdite del valore di diverse migliaia di euro. La ricerca “L’impatto del Covid-19 sulla meeting industry italiana: la prospettiva delle sedi per eventi e congressi” realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (ASERI) in collaborazione con Federcongressi&eventi, stima tra il 60% e l’80% la quantità degli eventi e dei congressi (circa 215.000) cancellati a causa del lockdown.
La ripresa
A inizio settembre, in seguito al DPCM del 7 agosto 2020, il settore ha potuto finalmente riprendere ossigeno e, nel rispetto dei protocolli stabiliti nelle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative” firmate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in alcuni casi gli interpreti di conferenza sono tornati in cabina. Dove ciò non è stato possibile, si è continuato a fare ricorso all’interpretazione da remoto tramite il web (RSI, Remote Simultaneous Interpretation), che se negli anni passati rappresentava un’opzione, oggi va per la maggiore.
Spesso si utilizzano sistemi ibridi di traduzione simultanea, che prevedono, per esempio, il collegamento degli interpreti da casa/ufficio con la diffusione dell’evento in streaming, in tutte le lingue interessate, oppure si organizzano eventi che si tengono completamente a distanza, da remoto, con i partecipanti collegati da tutto il mondo, mentre i fornitori dei servizi di interpretariato sono fisicamente presenti, con le tecnologie necessarie, nella location da cui si connettono i principali relatori.
È anche possibile ricorrere alla traduzione in consecutiva (per sapere come funziona potete dare un’occhiata qui), che però comporta tempi di esposizione più lunghi e rende più labile l’attenzione degli utenti, soprattutto online.
I nuovi mezzi
Nonostante la riapertura di determinati settori, le prospettive per il futuro immediato non sono rosee. Tuttavia, come spiegato in questa pagina, Studio Interpreti Milano offre i propri servizi senza soluzione di continuità, sia da remoto – grazie a piattaforme come Skype, Zoom e GoToWebinar in primis – sia, laddove possibile nell’osservanza delle necessarie misure di sicurezza, inviando in loco i suoi interpreti, altamente specializzati e di grande esperienza.
Le prospettive
A proposito di interpretariato e tecnologia, in questo delicato periodo si è avuto un particolare incremento dell’utilizzo del video-interpretariato in lingua dei segni (LIS) da parte di diversi enti e aziende, su tutto il territorio nazionale.
Si tratta di un’importante forma di traduzione e comunicazione, un chiaro messaggio di come il distanziamento sociale abbia più che mai richiamato l’attenzione del mondo intero sul valore dell’inclusione e sull’urgenza di “raggiungere” tutti. E proprio in quest’ottica riteniamo che la figura dell’interprete vada debitamente promossa e tutelata, perché non è possibile rinunciarvi. Per fortuna c’è SIM!